Il nostro denaro è a rischio con lo shopping e il banking online?

Praticamente tutti noi ci siamo imbattuti nelle azioni illegali dei cybercriminali e spesso siamo stati vittimi di frodi bancarie.

Banking online

Praticamente tutti noi, in un modo o nell’altro, ci siamo imbattuti nelle attività illegali dei cybercriminali. Magari abbiamo ricevuto un SMS magico del genere “Hai vinto! Una Ferrari e 1 milione di euro attendono solo te! Chiama ora allo XXXXX!”. Sorprendentemente, fino a ora questi trucchetti stravisti hanno comunque funzionato piuttosto bene. E anche se non ci siete cascati, conoscete almeno qualcuno che sì è caduto nella trappola.

Queste persone non sono le sole. I dipendenti delle grandi corporation sono spesso importanti obiettivi dei cybercriminali; ad esempio, la cybergang Carbanak è riuscita a sottrarre un totale di un miliardo di dollari da decine d’istituti bancari in tutto il mondo. Al momento sta circolando un malware mobile che colpisce l’attività di banking online mediante dispositivi mobili.

Per guadagnare denaro facile gli hacker creano malware che sostituiscono le interfacce di banking online legittime con codici e design personalizzati. Tuttavia, per rubare denaro, il malware deve essere installato sul dispositivo. Come ci riescono?

Da un test condotto di recente da Kaspersky Lab è emerso che molti utenti non seguono le regole di base della sicurezza informatica quando effettuano pagamenti online o si collegano al proprio sito di home banking. Il 50% degli intervistati non verifica se sta utilizzando il sito autentico della propria banca o del proprio sistema di pagamento. Non prestano attenzione se è presente il prefisso https (che indica una connessione criptata) e alcuni utenti sono persino entrati su un sito il cui indirizzo non era stato scritto correttamente, uno dei chiari segnali di una pagina di phishing.

Sembra, inoltre, che anche i keylogger mietano le loro vittime; solo un quinto degli intervistati preferisce utilizzare una tastiera virtuale per evitare che le proprie password vengano intercettate da qualche malware. Altri utenti, durante il sondaggio, hanno affermato di utilizzare la modalità di navigazione in incognito per proteggere i pagamenti o utilizzano alcuni strumenti per rendere anonima la propria sessione di navigazione, o cancellano i dati più volte per “confondere i virus”. Purtroppo tutto ciò non serve a nulla, questi stratagemmi non proteggono i nostri dati bancari.

È ancora più sorprendente che il 20% degli utenti non protegga gli account bancari neanche nel mondo “offline”: ad esempio, al ristorante molti lasciano senza problemi la carta di credito nelle mani del cameriere che si allontana dal tavolo con un oggetto così importante.

Si tratta davvero di una pessima idea. Ricordiamo che se i cybercriminali riescono ad avere accesso alla vostra carta di credito anche solo un minuto, possono eseguire una copia della tessera in men che non si dica.

Le banche non possono garantire una protezione 100% affidabile semplicemente perché la sicurezza è anche nelle mani degli utenti. Inoltre, non tutti i sistemi di pagamento si preoccupano della sicurezza informatica come dovrebbero. Per questo gli utenti, soprattutto i meno esperti, dovrebbero installare soluzioni specifiche per proteggere i pagamenti online.

Ad esempio, potreste dare un’occhiata alla nostra tecnologia pluripremiata Safe Money per Windows e Mac integrata in Kaspersky Internet Security – Multi Device e Kaspersky Total Security – Multi-Device. Safe Money garantisce una protezione multi-livello: verifica la sicurezza di un sito Internet, si assicura che l’utente non stia visitando una pagina di phishing e apre i siti Internet mediante una modalità speciale e particolarmente protetta.

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