No More Ransom: più veloce, migliore, più forte!

Il progetto No More Ransom cresce e dà il benvenuto ai nuovi partner, ai nuovi paesi e ai nuovi strumenti di decodifica gratuiti.

È bello quando qualcosa che hai creato funziona meglio di quanto ci si aspettava. Quando abbiamo parlato recentemente di NoMoreRansom, iniziato come un’iniziativa congiunta di Europol, della polizia olandese, di Intel Security e di Kaspersky Lab, il progetto era già abbastanza grande. A quel tempo aveva acquisito 13 nuovi paesi e aveva già aiutato oltre 2500 utenti a decodificare i propri dati che erano stati danneggiati dai ransomware (senza aver pagato un riscatto).

Aiutare un utente a riavere indietro i propri dati vale sempre la pena ma aiutarne 2500 è semplicemente grandioso (vuol dire che stiamo facendo la cosa giusta).

E adesso siamo lieti di annunciare che il progetto NoMoreRansom è diventato ancora più grande, è migliorato e ha nuovi partner e nuovi strumenti di decodifica.

Le aziende di sicurezza Bitdefender, Emsisoft, Check Point Security e Trend Micro si sono unite a NoMoreRansom come partner associati. Questo vuol dire che hanno contribuito al numero di strumenti di decodifica gratuiti disponibili sul sito web del progetto.

Anche una serie di aziende e di organizzazioni si sono unite al progetto come partner di supporto. Ecco la lista: AnubisNetworks, AON, Armor, Association for Preventing and Countering Frauds (APCF), BH Consulting, CECyF (Centre Expert contre la Cybercriminalité Français), Cyberlaws.NET, Cylance Inc., DATTO, Inc., ESET, FS-ISAC (Financial Services – Information Sharing & Analysis Center), G-DATA Software AG, Heimdal Security, s21Sec, Smartfense, SWITCH, Ukrainian Interbank Payment Systems Member Association (EMA), CERT-EU (Computer Emergency Response Team for the EU institutions, agencies and bodies), IRISS CERT (Irish Reporting and Information Security Service), CIRCL.LU (Computer Incident Response Center Luxembourg), and SI-CERT (Slovenian Computer Emergency Response Team).

Il progetto è anche sostenuto dalla polizia austriaca, croata, danese, finlandese, maltese, rumena, singaporiana e slovena. Anche loro rientrano tra i nostri nuovi partner di supporto. I paesi coinvolti nel progetto NoMoreRansom sono quindi 22.

Altre buone notizie: adesso il sito non è disponibile solo in inglese ma anche in olandese, francese, italiano, portoghese e russo, quindi è più facile da utilizzare per le vittime dei ransomware di diversi paesi. A partire da oggi, quasi 6000 persone hanno utilizzato i nostri strumenti per decodificare i propri dati senza pagare il riscatto e questo ci riempie di soddisfazione.

Quindi, cybercriminali di tutto il mondo, state attenti. Il progetto continua a crescere, ad acquisire nuovi partner e a fornire nuovi strumenti gratuiti per decodificare i file criptati dai ransomware. Più paesi prendono parte al progetto, più criminali saranno accusati di aver creato ransomware. E di conseguenza questo vuol dire che saremo in grado di creare più strumenti di decodifica dei ransomware; inoltre, i funzionari del governo possono confiscare i server command-and-control con le chiavi necessarie per la decodifica.

Inoltre, più aziende di sicurezza partecipano all’iniziativa, più strumenti vengono creati grazie all’impegno di tutti. Speriamo che il progetto continui a crescere e che con l’aiuto di tutti i nostri partner potremmo invertire la tendenza e bloccare l’ulteriore diffusione dei ransomware. Dal momento che NoMoreRansom fa in modo che i cryptor siano meno utili, speriamo che i i cybercriminali li lascino perdere. Forse potrebbero trovarsi un lavoro.

Ad ogni modo, la battaglia non è ancora finita e dobbiamo stare attenti alle minacce che ci aspettano su Internet. Per avere ulteriori informazioni sui ransomware, vi consigliamo di leggere questo post; se siete delle vittime visitate il sito nomoreransom.org e cercate il decryptor adatto. E ricordate: il modo migliore per affrontare un ransomware è ricorrere ad una protezione attiva.

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