I principali casi di cybercrimine del mese: agosto 2014

Agosto è il mese estivo per eccellenza. Gli uffici chiudono e la gente va in vacanza, ma non i cybercriminali e le forze dell’ordine che continuano rispettivamente a delinquere e a mettere i criminali dietro le sbarre.

Agosto è il mese estivo per eccellenza. Gli uffici chiudono e la gente va in vacanza, ma non i cybercriminali e le forze dell’ordine che continuano rispettivamente a delinquere e a mettere i criminali dietro le sbarre.

arresti agosto 2014

Arrestati per aver distribuito pornografia infantile

Per le forze dell’ordine, la tecnologia è un grande alleato; talvolta non devono nemmeno adoperare agenti perché un software gestisce tutto quanto e l’unica cosa che devono fare è accompagnare i criminali in tribunale. È quello che è successo al ventenenne Tyler Hoffman e al trentuenne Abraham Gordon che hanno dovuto rispondere davanti al giudice dell’accusa di distribuzione di pornografia infantile.

Il primo caso coinvolgeva la Microsoft e il suo software chiamato PhotoDNA, capace di identificare immagini pornografiche con bambini. Per via di quella tecnologia, Hoffman è stato beccato mentre caricava pornografia infantile sul suo account email Microsoft via smartphone. Il fatto è stato segnalato al NCMEC (National Center for Missing and Exploited Children) che ha avvisato la polizia.

La polizia è venuta a conoscenza del crimine anche grazie ad uno strumento di analisi email sviluppato, in questo caso, da Google. Dopo che Gordon caricasse 5 immagini che ritraevano bambini in momenti “espliciti”, il sistema individuò la mail e Google avvisò il NCMEC che lo notificó alla polizia.

I due criminali rischiano diversi anni di carcere.

Due cittadini russi arrestati per hacking

La polizia russa ha arrestato due giovani hacker sospettati di esser penetrati nel sistema di un computer senza autorizzazione. L’accusa sostiene che il crimine non è stato commesso solo per divertimento, ma soprattutto per soldi. Chiunque volesse hackerare l’account di qualcuno (posta elettronica o social), potrebbe rivolgersi a questi tizi che potrebbero farlo al posto loro per circa 100-300 dollari. Basta dunque avere 30 o 40 clienti al mese, tra singole persone ed aziende che desiderano informazioni confidenziali di aziende competenti, ed il gioco è fatto. Entrambi i criminali rischiano un multa molto salata e/o qualche anno di carcere.

Per le forze dell’ordine, la tecnologia è un grande alleato. Talvolta non devono nemmeno adoperare agenti.

Grande fuga di dati in Corea del sud: 16 arresti

Le forze dell’ordine della provincia sudcoreana della Jeolla Meridionalehanno annunciato di aver catturato un ventiquattrenne, conosciuto come Kim, insieme ad altre 15 persone, in qualche modo collegato all’episodio della fuga di dati. La breccia potrebbe aver interessanto 27 milioni di cittadini sudcoreani, circa il 70% della popolazione nazionale. I 16 individui sono accusati di traffico illegale di informazioni; questi dati appartenevano a milioni di cittadini sudcoreani tra i 16 e i 65 anni. La polizia afferma che Kim aveva acquisito informazioni (in totale 220 milioni di registrazioni) da un hacker cinese che aveva conosciuto online nel 2011. Pare che l’hacker abbia rubato le informazioni attraverso registrazioni online per siti di videogiochi, shop online di biglietti del cinema e siti per scaricare suonerie. Le informazioni contengono nomi e cognomi, numeri di registrazione, credenziali di accesso e password. La polizia afferma che le indagini sono ancora in corso e che sospettano anche altre persone.

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